mercoledì 21 luglio 2010

Sky sul Digitale terrestre - 2// Semaforo verde dalla UE. semaforo rosso dal governo italiano

Dopo il Dagorepor ecco qui un'analisi arguta e veritiera sul caso Sky sul DTT di Ettore Livini apparsa su Repubblica.it

L´IRA DI ROMANI: "REGALO AL MONOPOLISTA DELLA PAY-TV"
Ettore Livini per Repubblica
Semaforo verde dalla Ue. Semaforo rosso dal governo italiano. Pronto a usare tutte le armi che gli sono rimaste in mano per rallentare lo sbarco di Sky sul digitale terrestre, fino ad oggi regno incontrastato di Mediaset. A scoprire le carte è stato ieri Paolo Romani, viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni: «Il via libera di Bruxelles è una decisione ingiusta e grave che non tiene in considerazione gli effetti dirompenti sul mercato italiano anche in termini di pluralismo». Sky - ha proseguito - è «monopolista di fatto sul mercato delle pay-tv» (dove il Biscione vanta oltre 4 milioni di abbonati) e potrà invece partecipare ora a una gara - quella per l´assegnazione dei nuovi multiplex digitali - nata «per favorire l´ingresso di nuovi entranti» grazie a frequenze sottratte «ad altri operatori e a tv locali». Una partita in cui il ministero affidato ad interim a Silvio Berlusconi - azionista di riferimento di Mediaset - ha un ruolo tutt´altro che secondario.

Il percorso dell´operazione, in effetti, è ancora pieno di insidie per la pay-tv di Santa Giulia. L´Autorità per le Comunicazioni di Corrado Calabrò stabilirà in tempi brevi il regolamento della redistribuzione di banda agli operatori digitali: non una vendita all´asta, ma l´assegnazione gratuita agli operatori più solidi e affidabili di cinque multiplex, due riservati ai vecchi operatori analogici (Rai e Mediaset incluse) e tre a new entry tra cui a questo punto ci sarebbe - con enormi possibilità di successo - la stessa Sky.

Scritte le regole, però, la palla passerà proprio al ministero di Berlusconi e Romani. Che a sua volta stilerà un Disciplinare e si farà carico di gestire il bando di vendita. Stabilendone i tempi e decidendo i vincitori. «Un compito puramente amministrativo - dicono nell´entourage del dicastero - gestito in base alle indicazioni vincolanti dell´Autorità». Un passaggio in ogni caso ad alto rischio per Sky, visto che il premier (suo principale concorrente) e i suoi uomini più fidati saranno di fatto gli arbitri in pieno conflitto d´interessi della fase finale del beauty contest.
La posta in gioco è altissima. La tv generalista è in affanno, Mediaset e le tv di Murdoch sono impegnate in una battaglia durissima nell´etere nazionale, specie sul calcio. E l´ingresso di News Corp nel digitale (dove su altre frequenze - in questo caso acquistate - potrebbe anche lanciare servizi a pagamento già dal 2012) rischia di sparigliare le carte. Piazza Affari sembra comunque credere che Berlusconi e il suo governo abbiano ancora qualche carta da giocare: ieri Mediaset ha chiuso in modesto rialzo (+0,3%) una seduta negativa per il resto del mercato.

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