Il tema sul sorpasso di Internet nei confronti della televisione continua a far discutere dopo l'articolo di Jaime D'Alessandro su Repubblica.it . Antonio Savarese, come mi segnala Giulia, ha aperto un dibattito su Linkedin molto interessante. "Quale sarà il futuro della pubblicità? Potrebbe essere questo il primo passo verso una democratizzazione dell'informazione?" si chiede Savarese considerato che l'advertising si sposta proprio dove riesce a centrare i propri obiettivi (target). Le risposte sono le più differenti e molte spiccano per acutezza e lucidità. Andrew Hennigan prevede un aumento del Product Placement, Lucandrea Massaro parla di inversione forzata per la pubblicità che dovrà spostarsi dalla tv al web. A tagliare la testa al toro ci ha pensato Luca De Biase che ne fa una questione di qualità dei contenuti e dei programmi "Direi che l'erosione dei vecchi media e della televisione generalista è un fenomeno ineluttabile. [...] la tendenza è chiara: e si fonda sia sulla scarsa qualità dei programmi televisivi, sia sulla loro pessima immagine, sia sulla varietà e personalizzazione di ciò che si trova in rete. Di sicuro è il momento di impegnarsi nella qualità di quello che si fa online". Voi che ne pensate?
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