lunedì 20 dicembre 2010

Il Mistero di Dahlia Tv...

Riprendo da Dagospia gli articoli sul caso Dhalia Tv che come scrive il sito "Nel silenzio generale di giornali, sindacati e politica, l'emittente che porta in dote oltre 150 dipendenti, decine di migliaia di abbonati, concessioni tv e una programmazione h24 in grado di fare concorrenza a Mediaset sul digitale terrestre, si avvia dopo le feste di Natale a chiudere i battenti". Qual'è il mistero?


1 - IL MISTERO DI DAHLIA TV
da www.dagospia.com

Una fitta rete di mistero avvolge l'affaire Dahlia Tv. Nel silenzio generale di giornali, sindacati e politica, l'emittente che porta in dote oltre 150 dipendenti, decine di migliaia di abbonati, concessioni tv e una programmazione h24 in grado di fare concorrenza a Mediaset sul digitale terrestre, si avvia dopo le feste di Natale a chiudere i battenti. Già ieri è iniziata la programmazione in forma ridotta degli eventi sportivi. Eppure la compagine societaria cui Dahlia fa riferimento è di tutto rispetto. Ad affiancare il gruppo scandinavo AirPlus TV, di proprietà della famiglia Wallenberg, c'è infatti anche una società italiana che nasconde realtà economiche di primo piano. Socia al 7% di Dahlia e service di tutto il prodotto televisivo è infatti la Filmmaster Television, azienda amministrata da Filippo Chiusano (figlio dello storico presidente della Juventus Vittorio) che fa parte di Filmmaster Group. Proprio nei giorni scorsi il Gruppo Filmmaster ha formalizzato un accordo di grande interesse per il mondo finanziario. Ecco come lo ha raccontato Giuliano Balestreri su "Repubblica" del 9 dicembre: "Creare il polo italiano dell'industria dell'intrattenimento e portarlo a Piazza Affari entro tre anni. Con l'obiettivo di competere con le gradi case internazionali. Un progetto ambizioso quello lanciato dall'alleanza tra Cinecittà e Filmaster Group. Da un lato gli studi che hanno fatto la storia del cinema italiano, dall'altro un gruppo attivo nella produzione di spot pubblicitari e di grandi eventi: dalla cerimonia d'apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 a quella per i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009". A seguire le dichiarazioni festanti di Luigi Abete, presidente di Cinecittà Studios e della controllante Ieg: "Dopo due anni di collaborazione sperimentale la partnership avviata nel 2008 diventa una vera e propria alleanza strategica e societaria". Entra nel dettaglio economico un lancio della testata finanziaria "Mf-Dow Jones": "Italian Entertainment Group converte il prestito obbligazionario sottoscritto nel 2008, immette nuove risorse e sale al 40% del capitale di Filmmaster Group, mentre i soci di Filmamster Group e il management entrano al 4% nel capitale di Italian Entertainment Group". Aggiunge l'articolo di "Repubblica": "L'operazione è il risultato della conversione di un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro sottoscritto nel 2008. Scaduti i termini, le due holding, Ieg e Filmaster Group, hanno preferito uno scambio azionario al rimborso del debito. Ieg è così salita al 40% di Filmaster Group che in cambio ha ottenuto il 4% della controllante di Cinecittà Studios. La società che rilevato gli studi romani dopo la privatizzazione (partecipata da Luigi Abete, Diego e Andrea Della Valle, Aurelio De Laurentiis e dalla famiglia Haggiag) entra quindi nel capitale del gruppo fondato fa da Sergio Castellani e Stefano Coffa, affiancati poi da Giorgio Marino e Marco Balich".Ma Abete, Della Valle e De Laurentiis non sono i soli nomi noti che spuntano fuori dalla vicenda. A gestire il prodotto sportivo di Dahlia Tv sono infatti due vecchie volpi della tv calcistica: Massimo Caputi (conduttore di un suo show su Dahlia Sport) e Maurizio Biscardi, il figlio dell'Aldissimo che ha il ruolo di responsabile dei contenuti. 



2 - FILMMASTER TELEVISION,
FAREMO IL POSSIBILE PER IL FUTURO DI DHALIA... 
(ANSA)
'La Filmmaster Television / Made (azionista Dhalia al 7% e fornitrice alla stessa Dahlia di tutti i servizi tecnici e redazionali di Dahlia Sport) prende atto del comunicato dei propri dipendenti e collaboratori che formano il corpo redazionale di Dahlia Sport, e tiene a precisare che fara' tutto quanto di sua competenza affinche' l'eccellente standard produttivo di Dahlia Sport possa continuare anche per il futuro nel rispetto degli abbonati di Dahlia e del lavoro della redazione'. Cosi' l'azienda risposponde, in una nota, alla proclamazione dello stato di agitazione dei giornalisti dell'emittente che hanno annunciato che la programmazione sara' di conseguenza in forma ridotta. 'L'assemblea degli azionisti di Dahlia e' convocata per il 10 gennaio 2011 allo scopo di valutare il piano di rilancio e le necessita' finanziare collegate a detto piano', spiega ancora la nota. 'La Filmmaster Television / Made tiene anche precisare che il Dottor Filippo Chiusano, Amministratore Delegato FMTV / Made, in data 10 dicembre 2010 si e' dimesso dal CDA di Dahlia non concordando in relazione alla decisione del consiglio di riunire l'assemblea degli azionisti in seconda convocazione per il 10 gennaio 2011, data ritenuta da Filmmaster Television / Made troppo distante per risolvere le problematiche economiche degli ultimi mesi. Alla prima convocazione del 13 dicembre e' mancato il quorum assembleare per la mancanza dell'azionista di maggioranza Airplus TV'. 'In Dahlia S.p. A. oltre a Filmmaster Television / Made sono presenti nel capitale anche Telecom Italia Media S.p.a., DTT Partners srl, nonche' l'azionista di maggioranza Airplus TV. In attesa dell'assemblea del 10 gennaio, Filmmaster Television / Made si augura che anche gli altri azionisti condividano quanto sopra espresso'. 



3 - DAHLIA SEMPRE PIU' NERA
di 
Alberto Guarnieri per "il Messaggero"


Nel silenzio generale dei media (unica eccezione il sito "Dagospia") sembra entrata in coma irreversibile la pay tv svedese Dahlia, l'unica alternativa a Mediaset Premium sul nostro mercato. Dahlia attualmente trasmette le dirette di otto squadre di Serie A (ma Mediaset ha tutte le più forti) e tutta la serie B. Bene, dalla giornata calcistica di ieri, il service che assicura a Dahlia riprese e servizi dai campoi di calcio ha annunciato che lavorerà in forma ridotta. Il motivo sarebbe la difficoltà dell'emittente a saldare le pendenze arretrate. Dahlia, nata nel marzo 2009, in un anno e mezzo ha avuto 850 mila abbonati, ma ora necessita urgentemente di un aumento di capitale. Pare che i proprietari di Air Plus, già protagonisti di un tentativo di cessione a Mediaset, siano sul punto di rinunciare alla presenza in Italia. E ora sono circa 150 i giornalisti e tecnici a rischio posto di lavoro. "I giornalisti - si legge in una nota - pur non proclamando ancora lo stato di agitazione nel rispetto dei telespettatori abbonati, auspicano l'immediata risoluzione di una vicenda che non consente il mantenimento degli standard qualitativi". Lotta sacrosanta anche perché se cede Dahlia avremo un nuovo monopolio pay.

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