"Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi.
La satira presume che il pubblico abbia un cervello" M.M.
Qualche anno fa è stato pubblicato anche in Italia 'La scomparsa delle api' un'indagine dal titolo apocalittico e dal contenuto catastrofico. In altre parole pare che esista una profezia attribuita al genio di Albert Einstein che afferma: dal momento in cui le api dovessero scomparire, all'umanità resterebbero pochissimi anni di vita. E ripensando al titolo di quel libro e alla profezia ho pensato un pò retoricamente: cosa significherà mai la scomparsa della Satira in Tv? Forse non vuol dire nulla (hihihi!) eppure prima di rinunciare a trovare un significato più recondito mi sono sforzato e ho fatto qualche ipotesi.
1) Forse non c'è niente da ridere? Dubito fortemente. E' vero che siamo in recessione e che la frase più in voga è lacrime e sangue. E' vero che non ti viene proprio da sorridere a pensare che la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo e perfino gli USA non riescano a vedere la luce in fondo al tunnel. E' verissimo che anche l'Italia alla fine non sia messa proprio bene. Però come non pensare al fatto che alcuni italiani sono riusciti a ridere e a sghignazzare pensando ad un terremoto? E' proprio in questi momenti difficili che gli italiani danno il meglio di se stessi. Quindi non va bene questa risposta.
2) Forse è colpa di YouTube? Lo scriveva Aldo Grasso qualche anno fa: 'l'ironia è l'arsenale di luce di chi ha patito tutto il patibile: da noi, quelli che si vogliono ironici, dissacranti e alternativi, lucrano sulle loro battute per un business fuori dell'ordinario (...) Forse è tutta colpa di YouTube se la satira pare in crisi. Ormai sui YouTube c'è tutto, il meglio del meglio, il peggio del peggio. Da tutto il mondo, poco dopo la messa in onda. La personalizzazione dell'ascolto offerta dal web fa sì che invece di seguire tutt'intera una trasmissione (due ore di noia o di barzellette mascherate in cambio di dieci minuti di allegrezza), lo spettatore possa scegliere solo cosa gli interessa: YouTube è un'antologia globale intelligente'. L'ipotesi è da futurologo ed è interessante, però non regge. Altri prodotti vengono fruiti sempre su più mezzi eppure si continua ad investire nel produrli.
3) Forse la Satira in TV non fa ascolti? Esattamente due anni fa Maria Volpe (che ha sempre tenuto d'occhio il rapporto tra satira e tv ) sul Corriere della Sera raccolse alcune affermazioni su questo argomento. Antonio Ricci pare avesse affermato: 'La satira non ha mai tirato in tv, è un affare di nicchia. Funziona all'interno di un contenitore' mentre Michele della coppia Gino&Michele avrebbe detto 'La satira non muore, va a periodi e questo non è molto favorevole. A volte i comici diventano politici che fanno i sermoni, ma attenzione: la satira deve far ridere se no è un' altra cosa" e continuava dicendo "La satira si rivolge a un certo tipo di pubblico: con quel pubblico il comico ammicca e parla male del 'nemico'. Ma essendo la situazione italiana molto piatta dal punto di vista culturale e politico, il pubblico che segue la satira è molto diminuito'. A me non risulta che siano stati chiusi programmi di satira per mancanza di audience... anzi!
4) Forse i politici ostacolano la Satira? Questa affermazione non voglio prenderla nemmeno in considerazione!
Potrei continuare a fare supposizioni ma la questione è un'altra. La Satira sui politici ma anche e soprattutto su di noi sarebbe sempre auspicabile e la sua scomparsa non è di certo un segnale positivo. Se in questo periodo ci fosse Daniele Luttazzi secondo voi Bocchino avrebbe vita facile? E Silvio Berlusconi con la mano fasciata non sarebbe perfetto per Sabina Guzzanti? E Rutelli che fonda un nuovo partito non vorreste vederlo nella versione di Corrado Guzzanti? Ma anche Crozza darebbe ancora il meglio con Brunetta o con Veltroni che scrive lettere all'Italia ma anche all'Africa e forse a Babbo Natale ma anche alla Befana. E che dire se qualche satiro ci prendesse un pò in giro come italiani? Forse che non sarebbe un bene ridere di noi? Anche perchè se è vero che nel mondo si ride degli italiani perchè non possiamo fare un pò di autoironia?
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