Rubicon è una serie che vi consiglio. Non vi cambierà la vita però vi farà scoprire che non tutte le cospirazioni sono delle teorie. Anzi.
Ecco la mia recensione-presentazione pubblicata ad Agosto su questo blog e se vi piace l'argomento ecco qui le altre serie che dovete seguire.
Ecco la mia recensione-presentazione pubblicata ad Agosto su questo blog e se vi piace l'argomento ecco qui le altre serie che dovete seguire.

In inglese crossing the Rubicon vuol dire attraversare il punto di non ritorno e si rifà al fatto storico che vede protagonista Cesare attraversare con l'esercito il fiume Rubicone (il confine entro il quale non potevano entrare gli eserciti, era insomma come dichiarare guerra al Senato e a Roma). Dopo questa piccola digressione è facile intuire cosa fa il protagonista della serie RUBICON. James Badge Dale alias Will Travers è un analista di un'agenzia di intelligence, raccoglie informazioni, prepara dossier su quello che avviene nel mondo politico e finanziario. La sua perspicacia è subito evidente perchè egli riesce e cogliere dei segni o ha delle intuizioni e soprattutto mette in correlazione eventi e cose che normalmente non sembrano connesse. Mentre si aprono diverse linee narrative (un suicidio, un "misterioso incidente-omicidio", dei quadrifogli particolari) su alcuni giornali appaiono nella pagina dei cruciverba (cliccate se volete giocare) delle soluzioni ricorrenti e uguali a tutti i quotidiani. E' qualcosa di nuovo e per un analista vuol dire che c'è qualcuno che si sta scambiando messaggi. Soprattutto quando James Badge Dale scopre che è una cosa già successa in passato. Piccolo particolare non trascurabile: il protagonista ha perso la moglie e la figlia nell'attentato dell'11 Settembre. L'evento storico su cui più si è scritto in quanto a teorie complottiste e cospirazioni.
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