nel film inchiesta "Bhutto"

Con la morte di Bin Laden non deve sembrare strano il fatto che la nazione di cui più si parli sia il Pakistan. Tutti si aspettavano che il principe del terrore fosse nascosto nelle montagne dell’Afghanistan e invece è stato ucciso a 100 chilometri dalla capitale del Pakistan e gli americani per il loro blitz pare non abbiano informato né le autorità pakistane e nemmeno il servizio segreto del Pakistan.
"Il Pakistan è la 6° nazione più popolosa del mondo - gli abitanti sono 180.000.000 - il 97% è di religione musulmana facendo del Pakistan la seconda nazione per numero di islamici.
Nata nel 1947 dalla separazione delle regioni musulmane dell'India da quelle indù, in Pakistan si parlavano più di 60 lingue ma l'unità viene cementificata dalla fede in Allah. In 63 anni di storia il Pakistan ha subito 4 colpi di stato e per più della metà della sua storia è stato sottoposto a regime militare. Nelle scuole religiose sono iscritti 2 milioni di studenti. Le madrasa erano 189 nel 1940 e oggi sono diventate 40.000.
Negli ultimi 2 anni i Talebani hanno distrutto 473 scuole femminili. Ogni anno si contano almeno 1.000 delitti d'onore. Nel 2009 il terrorismo ha ucciso 9.824 persone. Dopo l'11 Settembre gli Stati Uniti hanno chiesto aiuto al Pakistan nella lotta al terrorismo e a loro volta hanno aiutato il Pakistan elargendo loro 15 miliardi di dollari. Il Pakistan è a tutti gli effetti una potenza nucleare e possiede, infatti, dalle 80 alle 100 testate nucleari."
Comincia con questi dati il film inchiesta "Bhutto", presentato al festival di Roma lo scorso novembre e questa sera in anteprima tv su Current alle 21:10. Raccontando l'epopea della famiglia di Zulfiqar Ali Bhutto e di sua figlia Benazir, la prima donna a diventare primo ministro in un paese islamico, il documentario ci consegna un ritratto del Pakistan storico e sociale che si intreccia con le vicende personali dei componenti di questa dinastia che da sempre hanno avuto un ruolo politico di primo livello (non a caso li chiamavano i Kennedy del Pakistan e non a caso il vedovo di Benazir è oggi l'attuale presidente del Pakistan).
Quello che più convince nel documentario d’inchiesta è come vengano ben chiarite le origine del famigerato servizio segreto pakistano e dei suoi rapporti con gli estremisti islamici e con gli apparati militari. Inoltre proprio guardando questo documentario si comprende bene in che modo siano state finanziate le madrasa pakistane e per quali motivi un uomo come Bin Laden poteva trovare rifugio in una nazione che si era sin da subito alleata con gli USA nella guerra post 11 Settembre ma che in realtà ha sempre avuto un rapporto ambiguo con quelle che possiamo definire nazioni occidentali. Oggi più che mai approfondire queste tematiche è importante per capire gli equilibri mondiali e quale sarà il futuro della lotta al terrorismo e del Pakistan nello scacchiere internazionale.
Il sito ufficiale del film Bhutto si trova qui. Per la programmazione potete cliccare qui.
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