Gli Stati Uniti sono da tempo la nazione mitopoietica per eccellenza. Ecco il nuovo capitolo del mito:la giornata in cui venne lanciato l'iPhone. Molte persone bivaccate all'esterno dei negozi: chi giocava a ping pong, chi navigava e lavorava e chi aspettava con ansia l'apertura degli stores. Chissà se anche da noi ri-vedremo le stesse scene e ri-vivremo gli stessi momenti. Nel frattempo in rete appaiono i primi articoli di commento, di apprezzamento e le stroncature.
Interessante l'intervento di Bruno Ruffilli su La Stampa.it in cui ammette che "se le prime recensioni sono positive, molti sottolineano i limiti dell'apparecchio. Innanzi tutto la scarsa velocità di connessione a Internet, paragonabile a quella di un vecchio modem se si usa la rete cellulare, perchè l'iPhone utilizza la tecnologia Gprs e non la più veloce Umts (Apple, però, è al lavoro su una versione 3G): per internet e le e-mail, meglio usare la connessione wi-fi. Poi la batteria, di durata accettabile (fino ad 8 ore di conversazione), ma non sostituibile dall'utente, e infine la lunga lista di funzioni assenti, ormai disponibili anche su terminali economici; non è possibile usare le canzoni come suoneria, non c'è la radio, non si possono effettuare riprese video, inviare Mms, stampare foto tramite Bluetooth. La memoria, di 4 oppure 8 Gb, è occupata in parte dal sistema operativo, che è una versione ridotta di Os X, impiegato sui computer Macintosh; rimane così spazio per 750 o 1750 brani rispettivamente, ma non è possibile impiegare schede aggiuntive. E nemmeno si possono scaricare le canzoni direttamente: occorre prima acquistarle tramite iTunes e scaricarle sul computer, poi copiarle sull'iPhone tramite la connessione Usb".
Nonostante tutto il racconto apparso su Rapubblica.it ha un sapore da giorno memorabile: "E' la storia, e voglio farne parte", dice Nicholas Haubrich, uno dei primi fortunati ad aver messo le mani su un iPhone. " Sulla rete, intanto, non mancano i video-post dei fanatici: eccone uno!
Nonostante tutto il racconto apparso su Rapubblica.it ha un sapore da giorno memorabile: "E' la storia, e voglio farne parte", dice Nicholas Haubrich, uno dei primi fortunati ad aver messo le mani su un iPhone. " Sulla rete, intanto, non mancano i video-post dei fanatici: eccone uno!
1 commento:
E nemmeno si possono scaricare le canzoni direttamente: occorre prima acquistarle tramite iTunes e scaricarle sul computer, poi copiarle sull'iPhone tramite la connessione Usb".
E' un po' come dire che non si può fare il caffé perché la tecnologia dell'iPhone non lo permette.
Sinceramente, non vedo l'utilità di scaricare canzoni direttamente dal cellulare: come giustamente riporta l'articolo, le connessioni utilizzate - wi-fi a parte - sono lente e - almeno in Italia - hanno una tariffazione a dir poco proibitiva.
Neanche l'iPod permette di scaricare le canzoni direttamente dal dispositivo e, ripeto, non vedo l'utilità della cosa.
non è possibile usare le canzoni come suoneria, non c'è la radio, non si possono effettuare riprese video
Per i video e per le suonerie posso essere d'accordo, ma sulla radio no: la presenza del software iPod all'interno del telefono, evita di sintonizzarsi su radio che mettono musica che - il 90% delle volte - a noi non piace e che è sempre più satura di pubblicità.
Poi la batteria, di durata accettabile (fino ad 8 ore di conversazione), ma non sostituibile dall'utente, e infine la lunga lista di funzioni assenti
La batteria è sostituibile, con un procedimento alquanto arcano, ma è possibile. Sarei curioso di capire quali funzioni - con tanto di loro utilità - l'iPhone non presenta.
Il telefono di Jobs e soci è comunque una trovata commerciale senza eguali: ditemi voi quanta gente avete visto fare la fila per quattro giorni, armata di sacco a pelo, per un qualsiasi telefonino.
E' il marketing l'obiettivo di Apple, non tante altre cose delle quali spesso si discute senza pensare.
Sta di fatto che, per me personalmente, un difetto evidente lo presenta: il prezzo!
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