domenica 15 luglio 2007

Net Tv is linking People/1

Costruire programmi televisivi è come costruire calamite. In altre parole, miscelare insieme gli ingredianti utili per dotare un racconto fatto di immagini di una forza magnetica. Chi scrive o produce format sa che l'obiettivo finale è attirare persone. Paolo Taggi nella sua bibbia dei format spiega in modo molto originale la storia della tv usando i pronomi personali: c'è stata la stagione degli essi, quando erano in pochi a fare la tv, poi quella del voi e subito dopo quella del noi (la fine degli anni '70 con l'esplosione delle tv locali, per intenderci) quando tutti potevano andare fisicamente in tv perchè in fin dei conti parlava di noi. Negli anni '80 c' è stata la tv dell'egli (la televisione si avvicinava all'interiorità), poi con il successo della tv commerciale abbiamo avuto la tv del tu, quella in cui si cercava l'identificazione, la prossimità con il target. Infine è arrivata la tv dell'Io. Personalmente credo sia necessario fare un ulteriore approfondimento e direi che sono distinguibili tre fasi della tv dell'io:
-quella dello stare in tv (negli studi, nelle piazze alla Santoro a far sentire la propria opinione ecc...)
-quella dell'essere la tv (immaginiamo i protagonisti dei reality come il Grande Fratello che si ritrovano da essere perfetti sconosciuti a utili fram-menti di programmi tv riproposti poi in tutti i generi e a tutte le ore ecc.)
-quella del fare la tv in prima persona.
Non so se questo sillogismo possa reggere, ma mi sembra che la conseguenza diretta di questo discorso è che forse oggi fare contenuti voglia dire trasformarsi in una calamita. Pensiamo a tutti quei video che attirano milioni di persone e aggiornano continuamente il numero dei visitatori. Eppure non basta. Sarebbe troppo facile fare un video-calamita (virale?) postarlo su una piattaforma e vedere quante persone sono state attratte da quel nostro video ma sarebbe un pò come funziona per tutti i format televisivi. In questa era dell'abbondanza forse non basta più solamente attrarre, forse l'imperativo categorico è generare connessioni. Non solo in senso stretto. Un pò quello che avviene il martedì e il giovedì alle 22 su NETTV: tommaso tessarolo, axell, massimo mantellini, vittorio pasteris, luca conti e tutte le persone che da ogni città o nazione diversa si riuniscono e interagiscono per condividere opinioni, lanciare messaggi, conversare sui temi più disparati: dall'iphone all'emergenza climatica. Pop art is linking things scriveva Andy Warhol, Net Tv is linking People mi permetto di parafrasare. La vera rivoluzione della Net Tv è proprio questa: linkare le persone, le loro storie, i loro punti di vista. La vera forza per generare conversazione sta qui: non solo attirare persone ma attirarle per far nascere condivisione. E chissà che sperimentando non troviamo l'equilibrio tra personalizzazione e connessione (come auspicava anche Federico di Chio).

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