mercoledì 4 settembre 2019

TUTTI PAZZI PER L'ARTE SUI SOCIAL NETWORK...

Sono una di quelle persone a cui piace scattare foto con lo smartphone quando è ad una mostra. Non molte, in verità, ma lo faccio. Sono la stessa persona che condivide queste stesse foto su Instragram aggiungendo le giuste tag, quelle che poi faranno aumentare i like (si spera!). A volte mi chiedo se sia giusto pubblicare in quel flusso di immagini che è Instagram il capolavoro di Caravaggio “Davide con la testa di Golia” - soprattutto dopo aver scoperto la storia che precede quel dipinto - o le grandi tele di Kiefer dell’Hangar Bicocca sapendo che finiranno insieme al post di promozione della palestra sotto casa vostra o subito dopo quello della prossima campagna elettorale, tra un meme che prende in giro Salvini e uno scatto di un bel piatto di cozze pelose con l’hashtag #foodporn.

Francesco Bonami - POST  L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità sociale

Per questo e altri motivi non potevo perdermi l’ultimo libro di Francesco Bonami “POST – L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità sociale” (e che vor dì?) pubblicato da Feltrinelli. Il tema del libro, come si può intuire, è il nuovo rapporto tra arte e social network, dove l’arte è sempre l’arte e i social network siamo noi nella nostra nuova forma di animali sociali con un device tra le mani, che spesso usiamo le opere d’arte come sfondo per i nostri selfie.

Fortunatamente Bonami davanti al fenomeno dei  social e della tecnologia in generale non  si professa  né apocalittico né integrato.  Sposa piuttosto un approccio eretico, nel senso etimologico del termine. Sceglie di giudicare di volta in volta l’uso che possiamo fare delle tecnologie ma soprattutto dei post che prepariamo e condividiamo sui i nostri canali social.  Cito un passaggio pieno di speranza per noi postatori seriali “postare non ci aiuta a essere più felici ma se per caso siamo veramente felici, magari di aver visto una bella opera d’arte, postarla potrebbe aiutare altra gente a fare lo sforzo di andare a vederla allargando i propri orizzonti fisici e mentali (…)”. Ma attenzione, sembra ammonirci il critico, perché postando opere su Twitter, Pinterest, Instagram, Facebook, Linkedin  rischiamo di confondere i nostri contatti (quelli meno avvezzi alle opere d’arte) che magari potrebbero accontentarsi della visione digitale dell’opera rinunciando alla visione nel museo o nella galleria. E siccome si fa presto a confondersi  poi  ci si ritrova a visitare le così dette “mostre impossibili” dove ci si può immergersi nelle opere ma poi si corre il rischio che la tela, quella originale, non provochi più emozione (la famosa sindrome di Stendhal).

Se da una parte Bonami benedice l’uso della realtà virtuale nell’installazione Carne Y Arena di Alejandro González Iñárritu di qualche tempo fa alla Fondazione Prada, dall’altra ci avverte che con il nostro impeto tecnologico stiamo arrivando a tracciare gli sguardi dei visitatori dei musei, tramite degli occhiali speciali, così da conoscere quali sono le opere o le parti di opere che interessano di più. Per i fanatici della “raccolta dati” così facendo si potrebbero costruire delle mostre su misura riproponendo le opere a seconda delle abitudini di visione.  Ma le conseguenze potrebbero essere terribili, soprattutto per i futuri artisti che asseconderebbero i risultati di queste ricerche e addio imprevedibilità e meraviglia!

Se siete degli “addetti ai lavori” è un libro stimolante perché rilegge alcune mostre e pratiche artistiche, dandone una lettura interessata al tema del libro. Se non fate parte del mondo dell’arte, ma avete il vizio della curiosità, questo libro è perfetto perché ogni capitolo parla di noi che facciamo parte dei 3,48 miliardi di utenti dei social media nel 2019 (stando all’ultimo report di Global Digital Report di We Are Social).


Siamo ormai una moltitudine, tra postatori e non, ciascuno col suo obiettivo: chi per farsi conoscere e riconoscere (geniale la definizione di Civiltà del Riconoscimento), chi per sfuggire all’oblio, chi per non sentirsi escluso o emergere ed emanciparsi dal quel senso di solitudine collettiva, condividendo qualsiasi cosa e sperando in un like o in una emoji. Iniziare questa riflessione partendo dal mondo dell’arte non è paradossale perché dai graffiti di Lascaux l’arte è esistita per condividere qualcosa (…) l’arte è il social network più antico che sia mai esistito”. In questo momento il profilo Instagram di Bonami -  @thebonamist - dopo aver condiviso circa 840 POST ha più di 8.000 follower. Ne merita di più.    

mercoledì 21 dicembre 2011

J.J. Abrams: Alcatraz su Premium Crime il 30 Gennaio


Il 30 Gennaio ci sarà un grande ritorno per chi ama le Serie Tv.  Su PREMIUM CRIME, uno dei canali a pagamento di Mediaset sul Digitale Terrestre,  debutterà ALCATRAZ la nuova serie di J.J. Abrams.

In attesa di gustarci la serie eccovi il trailer ufficiale e la trama di Alcatraz.



ALCATRAZ di J.J. Abrams - Trailer Ufficiale


ALCATRAZ di J.J. Abrams - Trama Ufficiale

Alcatraz racconta della misteriosa scomparsa di 302 detenuti dal carcere di massima sicurezza avvenuta circa 30 anni prima (rispetto allo spazio narrativo della serie). Quando uno di loro riappare, senza essere invecchiato di un giorno, la detective Rebecca Madsen (Sarah Jones) inizia le sue indagini, che però verranno ostacolate dall'agente Emerson Hauser (Sam Neill). Per fortuna per la detective c’è Diego "Doc" Soto (Jorge Garcia – Hugo di Lost per intenderci), esperto di Alcatraz ed appassionato di fumetti.

venerdì 16 dicembre 2011

Google: tutto il 2011 in un video!

Google ha appena pubblicato un video in cui è riassunto tutto il 2011. Il video è intitolato ZEITGEIST (parola tedesca che significa SPIRITO del TEMPO). Google può decifrare lo spirito di ogni tempo, di ogni nazione, di ogni comunità attraverso le ricerche che abbiamo effettuato, le parole e le immagini più ricercate. 



Cliccate anche sul sito ufficiale di GOOGLEZEITGEIST per vedere i risultati di molte ricerche: non resterete delusi. Buona ricerca...


sabato 12 novembre 2011

Gli Intoccabili: Gianluigi Nuzzi dal 29 Novembre su La7

Partirà martedì 29 Novembre alle 23:10 'Gli Intoccabili' il nuovo programma di inchieste condotto da Gianluigi Nuzzi su La7. Da poco è stato svelato il promo del programma (che trovate sotto)  da cui si possono intuire alcune delle controverse tematiche: 'ndrangheta e politica, Vaticano e affari, fondi neri e tangentiGli Intoccabili sarà un programma di cui si parlerà molto e in attesa del sito ufficiale... cosa ne pensate del promo?
Per chi non lo sapesse Gianluigi Nuzzi, inviato di Libero e autore del programma di Gad Lerner L’Infedele, ha lavorato a Panorama e collaborato con il Corriere della Sera. Con Chiarelettere ha pubblicato nel 2009 Vaticano Spa, un caso editoriale in tutto il mondo e tradotto in moltissimi paesi stranieri, nel 2010 ha scritto Metastasi con Claudio Antonelli.



giovedì 10 novembre 2011

Discovery lancia DMAX sul Digitale Terrestre e Sky

Dopo il successo di Real Time (per il pubblico femminile) il gruppo Discovery lancia DMAX.  Il nuovo canale sarà dedicato al pubblico maschile e sarà disponibile al numero 52 del digitale terrestre e su Sky al canale 140.

DMAX ha una programmazione di intrattenimento fatta con reportage che trattano di motori, natura, disastri, crime e lifestyle.

Per la programmazione potete andare sulla pagina ufficiale di Facebook cliccando qui.

martedì 8 novembre 2011

TGCOM24: il canale All News Mediaset dal 28 Novembre

Dal 28 Novembre sul canale 51 del digitale terrestre partirà il nuovo canale all news targato Mediaset. TGCOM24, questo il nome, sarà diretto da Mario Giordano che guiderà 131 giornalisti. Il claim di lancio del canale è 'TgCom24 - Nasce da internet. Arriva in tv' e sembra che si punterà molto sulla Rete.



Mediaset arriva per ultima nel mercato dell'informazione televisiva 24 ore su 24. In Italia, infatti, ci sono RaiNews24 (che la fa da padrone sul digitale terrestre) e SkyTg24 (sul satellite ma con finestre anche sul digitale terrestre). Non si può non tenere conto anche di La7, che con l'arrivo di Enrico Mentana alla guida del TgLa7, non perde occasione per mandare in onda dirette e speciali tv organizzati come se fosse un all news.

I numeri sembrano dare ragione all'investimento. Per esempio, il giorno della manifestazione degli indignados a Roma, sia RaiNews24 che SkyTg24 hanno raggiunto record di ascolto, e anche La7 ha portato a casa un buon risultato con il resoconto della giornata fatto da In Onda con Luca Telese e Nicola Porro. E come non citare la cronaca dell'allerta meteo in Liguria fatta da Mentana al posto di Gday e di Italialand?

La concorrenza tra i canali sarà stimolante, ma alla fine chi ci guadagna saremo noi: di troppa informazione non è mai morto nessuno. Anzi! Possiamo già parlare della nuova era dell'abbondanz.

A questo link trovate il promo di lancio del canale TGCOM24.

lunedì 7 novembre 2011

Fiorello porta Twitter su RaiUno

Fiorello è un genio e ha capito bene il potenziale di Twitter. Il suo account è seguitissimo perchè è un vero account: i commenti e i video, infatti, sono tutti originali ed esclusivi per chi lo segue su internet. 




La buona notizia è che vedendo il promo ufficiale del suo prossimo show su RaiUno, IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DOPO IL WEEKEND, ho notato che per la prima volta è apparsa in video l'hashtag ufficiale del programma: #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend





In America molti broadcasters, da tempo, mettono in sovrimpressione le hashtags ufficiali dei programmi. Ho visto, ad esempio, The Walking Dead, Glee, TerraNova e altri show.


Tra gli effetti positivi di questa cosa, non c'è solo quella di far utilizzare unicamente una hashtag (e non tante come avviene per molti show dove ciascun spettatore decide quale utilizzare) bensì può apparire come un vero e proprio invito a condividere e twittare la visione del programma.

A questo punto non so se RaiUno ogni tanto farà apparire l'hashtag in sovrimpressione durante la messa in onda - magari Fiorello potrebbe chiederlo - ma già questo fatto di averla messa su un promo mi ha fatto ben sperare. E chissà che altri canali non seguano l'esempio...

Si sa infatti che probabilmente Twitter aiuta a far aumentare gli ascolti televisivi o magari può portare anche alcune innovazioni.

venerdì 4 novembre 2011

Servizio Pubblico: Santoro vince ma non convince?

Ieri sera SERVIZIO PUBBLICO ha vinto più di una sfida. Michele Santoro ha dimostrato che se uno vuole, in questo periodo di smottamenti, lo spazio che ti viene negato - nonostante i numeri che fai -  lo puoi ricostruire promuovendo con altri iniziative del genere. Insomma il lamento continuo non serve più a niente. L'ha detto lui stesso 'Non se ne può più di resistere, resistere, resistere'.


La prima vittoria di SERVIZIO PUBBLICO è stata quella di aver messo insieme una syndication di tv locali, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, e la possibilità di avere un canale nazionale satellitare con SkyTg24 Eventi, non per un solo evento, come era stato fatto per RAIPERUNANOTTE o per TUTTIINPIEDI, ma per una serie di puntate e chissà per una stagione televisiva intera. 

L'altra sfida è stata vinta sul fronte della distribuzione: oltre al IlFattoQuotidiano.it, SERVIZIO PUBBLICO era fruibile su Corriere.it, Repubblica.it e anche RadioCapital. 

L'altra grande vittoria, senza la quale nulla sarebbe stato possibile, è stata quella della raccolta dei fondi. In questi tempi in cui si stringe la cinghia, alla raccolta della concessionaria della pubblicità si sono aggiunte molte persone che hanno contribuito con i propri soldi. Nessun editto bulgaro avrebbe potuto fermare queste donazioni. La Rete si dimostra, ancora una volta, un territorio difficile da imbrigliare con le logiche del passato.

Eppure è proprio su Internet che ieri si è registrata una sospensione del giudizio su SERVIZIO PUBBLICO, almeno per quel che riguarda il linguaggio e il prodotto-TV in sè per sè. I commenti che ieri si leggevano su Twitter (che purtroppo non è stato preso in considerazione come mezzo per l'interattività), Facebook e su molti blog erano entusiasti per il progetto ma non erano per nulla convinti del format che in molti hanno trovato lento.

Santoro, da professionista qual è, ci tiene a questa cosa dell'innovazione televisiva, della rivoluzione del linguaggio e lo ha detto proprio in diretta quando ha fatto capire che piano piano si capirà come strutturare la trasmissione. Una puntata non basta per dare un giudizio completo, esaustivo e nemmeno per tirare le somme, anzi. Il verdetto lo daranno anche i numeri Auditel e anche qui non basta solo una puntata.

Ieri ho seguito molto attentamente le conversazioni su Twitter ed eccovi sotto una selezione dei tweets di ieri che potete leggere anche qui:

ricczambon RiccardoZambon
#Serviziopubblico: manca la tensione dovuta anche al fatto di trovarsi in luogo ostile, malsopportati, eppure alla portata di tutti: la Rai.

EgonSadaiel Sadaiel 01
#ServizioPubblico Santoro è rimasto indietro di qualche mese. Oggi l'argomento è l'economia! Svegliati Michele. Non pensare solo alla fica !

ma sì, sukiamoci anche lo schemino di Lavitola #serviziopubblico #engoyourself

SossioFC Sossio F. Compagnone
#serviziopubblico #santoro sei il numero 1, ma i sondaggi fb (soprattutto il primo) sono un po' alla #biscardi!

caosnews Wallace H. Hartley
Salire in macchina, accendere l'autoradio, trovare Santoro e rendersi conto che #serviziopubblico, piaccia o no, rivoluziona l'uso dei media

BrunoB78 BrunoB
Grandissimo Santoro: "guardatevi la pubblicità, sorbitevi Stella e Rizzo, che dopo ci sono le tette!" #serviziopubblico

Dipoweb Dipoweb
Ma Berlusconi quando telefona a Santoro? :D #ServizioPubblico

CarlaTrudu Carla Trudu
@ellegi2 pur'io meglio #piazzapulita , #servoziopubblico troppo prolisso e sfilacciato

damcelestini Damiano Celestini
Ok, però qualcuno lo spiega a Santoro che i pipponi avrebbero rotto? #serviziopubblico

gianlucaneri Gianluca Neri
Durante l'intervento di Travaglio è tornata l'ora legale. #serviziopubblico

zdizoro Diego Bianchi
Ma Isabella Ferrari quando arriva?

lucasofri Luca
Insomma, la nuova invenzione televisiva di #ServizioPubblico è il #pippone

salvomizzi salvo mizzi
#ServizioPubblico santoro oscura logo apple nasce la tv no logo @riccardowired @lucadebiase @mante

PBrock PB
E dirò di più: questo Santoro versione #serviziopubblico mi sembra ancora più adagiato su temi e personaggi dell'antipolitica...

iPiga Silvio Piga
Santoro, l'anno prossimo ti diamo qualche soldo in piu', cosi facciamo scendere @giuliainnocenzi dal ponteggio #serviziopubblico

paoloplinio Paolo Albera
fantastico, michele santoro su T E L E C U P O L E... ehi ma una volta qui c'erano i porno! #serviziopubblico

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